prev next

Camineras, già esposto a partire dal 2018 nei luoghi simbolici della vecchia Nuoro, diventa fruibile online, a puntate, per fare compagnia ai nuoresi e non solo in questo periodo di serrata generale per contrastare il Covid-19. Il percorso entra dunque nelle case per concludersi con un obiettivo benefico: per contribuire nel nostro piccolo a regalare un po' di svago in queste giornate di clausura forzata, abbiamo deciso di rendere fruibile gratuitamente Caminèras attraverso alcune piattaforme online. Sempre attraverso queste piattaforme sarà possibile a fine percorso acquistare il mini libretto che ne uscirà, per il momento in formato digitale e i proventi saranno devoluti in beneficienza a realtà di Nuoro molto vicine a noi, che sono in difficoltà e hanno bisogno di una grossa mano d'aiuto. Come al solito sarà un percorso a tappe e sarà arricchito ogni giorno con nuovi contenuti e inediti. Sarà un progetto in continua evoluzione, sempre migliorabile e sempre perfezionabile nel tempo. La novità è che, dopo grande richiesta da parte degli amici non sardi, abbiamo deciso di allegare sotto i testi anche la relativa traduzione in italiano. Sperando di fare cosa gradita a tutti rinnoviamo l'invito a rimanere sempre a casa tutti assieme e a ringraziare tutte le persone che in questi giorni si stanno prodigando per tirarci fuori da questa situazione”. Il percorso Camineras è fruibile anche sulla piattaforma Nuoroapp, pc e smatphone, con la novità dell’audiolettura dei testi in poesia.

L’iniziativa nasce nel 2018 dall’idea del giornalista della Nuova Sardegna e collaboratore dell’Ortobene Alessandro Mele e del fotografo Marco Seddone, di realizzare un percorso di immagini e parole dedicato a Santu Predu storico quartiere al centro del capoluogo barbaricino ma anche all’intera città. La mostra consta di numerosi scatti realizzati nei punti simbolo della vecchia Nuoro, tra questi, la casa natale di Grazia Deledda, la chiesetta di Santu Caralu ma anche Sa Conca sull’Ortobene e la chiesetta della Solitudine. Le fotografie realizzate da Marco Seddone, sono accompagnate dai testi in poesia, scritti in lingua sarda nuorese, dal giornalista Alessandro Mele che ha dato voce alle immagini per rafforzare il concetto di viaggio tra i ricordi di un quartiere storico e dell’intera loro città natale, inteso da entrambe gli autori. Si tratta di un vero e proprio omaggio a Santu Predu culla della storia della città e protagonista delle vite dei personaggi di spicco dell’Atene Sarda. Lo scopo dell’esposizione poetico-visiva è quello di raccontare ai visitatori quello che consideriamo un vero e proprio diario di bordo: “nel corso della realizzazione del progetto – concludono gli autori - ci siamo resi conto di essere a contatto con luoghi quasi mistici, unici testimoni di un passato che non c’è più e dei quali abbiamo pensato di raccontare, attraverso le poesie in limba, le emozioni che trasmettono ma anche di renderle ancora più immortali attraverso la fotografia”.